Slovacchia
Nome: Slovacchia (Slovensko)Superficie: 49.036 km2
Capitale: Bratislava
Altre città : Košice
Lingua ufficiale: Slovacco
Altre lingue: Ungherese, Ceco. Usato il tedesco
Religione: Cattolica. Minoranze protestanti e greco-ortodosse
Moneta: Corona slovacca
Minoranze:Ungheresi, Cechi, Ruteni
Forma di Governo: Repubblica Parlamentare
Confini: Nord-Ovest: Repubblica Ceca; Nord-Est: Polonia; Ovest: Austria; Est: Ucraina; Sud: Ungheria
Insieme alla Repubblica Ceca, la Slovacchia è il più giovane Stato europeo: entrambe, infatti, sono nate il 1 gennaio 1993 dalla divisione pacifica della Cecoslovacchia (che già dal 1990 aveva assunto il nome di Repubblica Federativa Ceca e Slovacca) È importante sottolineare come gli slovacchi non abbiano nessun risentimento contro gli ex-compatrioti, come spesso accade in Stati da poco giunti all’indipendenza.
Protagonista dell’indipendenza slovacca fu Vladimir Meciar, a lungo anche primo ministro del giovane Stato. Spesso accusato di demagogia e dalle forti posizioni antieuropeiste, Meciar cadde nel 1999. Ma ora (aprile 2004, n.d.a.), a meno di un mese dall’ingesso della Slovacchia nell’Unione Europea, Meciar torna prepotentemente sulla scena slovacca, andando al ballottaggio nelle elezioni presidenziali.
Fino al 1918 la Slovacchia faceva parte dell'Impero Austro-Ungarico. In particolare, nel contesto della Duplice Monarchia, la Slovacchia era assoggettata al Regno d'Ungheria, così come nei secoli precedenti.
Dopo la prima guerra mondiale la Slovacchia si unì a Boemia e a Moravia, costituendo la Cecoslovacchia, insieme ai Cechi, a cui gli Slovacchi si sentivano affini.
Nel 1939, con l'annessione della Cecoslovacchia da parte della Germania, la Slovacchia divenne indipendente. Si instaurò la dittatura clericale filonazista e [[antisemita] del Arcivescovo di Bratislava, Jozef Tiso, divento capo del Partito popolare, fondato da un sacedote antisemita, Andrej Hlinka.
Dopo la guerra, si ricostituì la Cecoslovacchia, durata fino al 1993